10.02.2011

"La linea di t-shirt “T-porno” di PETRICORstudio ponendosi all’intersezione tra fashion, design e arte si sviluppa come una divertita (e divertente) riflessione sulle modalità di diffusione e fruizione della pornografia 2.0.

Punto di partenza una serie di foto esplicite scaricate dal web e rielaborate in vista della stampa su t-shirt, che mettono in gioco volta per volta la presunta carica provocatoria dell’immagine pornografica, la sua decifrazione spesso ardua a priori (per via di pirotecnici close-up) fino ad arrivare (per gioco o no?) ad una vera e propria dissoluzione/dissolvenza dell’immagine, lontana cugina di certe operazioni della pittura di Richter che, mettendo in discussione il valore dell’immagine in quanto tale, ben si sposano con l’oggetto dell’indagine, essendo lo scopo della foto pornografica una referenzialità estrema a tal punto da sconfinare spesso involontariamente in una sorta di surrealtà, ai limiti dell’astrazione.

Ecco allora che le tecniche di artefazione delle immagini si diversificano. A volte si tende all’”efficacia” proponendo parti intime riconoscibilissime semplicemente censurate dalla famigerata fascetta nera, altre invece, attraverso una scomposizione/ricomposizione dell’immagine, l’osservatore è spinto al gioco del riconoscimento. Ma le più suggestive sono a tal punto modificate, a forza di distorsioni, sovrapposizioni, giochi di colori, dissolvenze da creare un corto circuito visivo: veramente quella è una t-shirt con su una vagina, un divaricatore anale o si tratta solo di decori post-espressionismo astratto?

La scelta di una neutra t-shirt bianca come medium capovolge inoltre la fruibilità stessa dell’immagine, nata per il consumo solitario e privato davanti allo schermo di un pc e gettata invece in pasto alla visione pubblica e dinamica che l’indossarla implica, lanciando una sfida a chi deciderà di indossarla e a chi gliela vedrà indosso.

Non perchè ci siano ancora “bourgeois à épater”, piuttosto per interrogarsi in modo intelligente e simpatico sullo statuto del porno in una società ormai decisamente pornocratica.

Le T-porno sono in vendita dal 12 settembre a “Le Giraffe” in via delle Moline 5/c a Bologna."

A.T.

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